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Mario Morigi è stato l'artista cesenate per eccellenza, non solo per le sue qualità artistiche, ma anche per i luoghi in cui ha vissuto ed esercitatola sua attività. Non ha mai abbandonato la sua città se non per brevi periodi (Milano, Sardegna); in questa scelta c'è da chiedersi se abbia contato più la volontà dell'artista o il destino.

"La Porziuncola" (bastione denominato Portaccia) è stata per l'artista il primo laboratorio negli anni trenta, Palazzo Turchi nel periodo post bellico (anni '40-'50), Torre San Martino (anni '50-'60) ed infine la Casa di Renato Serra (anni '60-'70) dove ha vissuto fino alla morte insieme alle sorelle Maria e Pia.

 


Brano tratto da "Vivere nel tuo paese" di Leonardo Castellani - Neri Pozza Editore prima edizione 15.05.1964. - capitolo n. 22 pag. 60

 

Le mura della città erano quasi tutte intatte. Le strade e le brevi rampe che rompevano i fianchi dei grossi muri per allacciare la viabilità del centro con quella della periferia, non toglievano molto al piacere di percorrere quasi tutti gli spalti; chiusa e circospetta ai sobborghi e alla campagna attorno - aveva lasciato i terrapieni liberi: si potevano godere aperte vedute, affacciarsi ai viali sottostanti e rimanere solitari. Se ciò per molti non costituiva un vantaggio, noi ritenemmo la particolarità di molto diletto - una vera attrattiva - e, considerando non si potesse trovare migliore ubicazione per la nostra Bottega di Ceramica, ci si adoperò in tutti i modi per ottenere un locale la adocchiato. La solitudine ci parve necessaria compagna, lo stabile, caratteristico e capriccioso.

...L'ultimo di questi bastioni, quadrangolare e massiccio, posto a cavalcioni sul Cesuola, da un arco a tutto sesto, e ridotto da soprastrutture e mutilazioni ad un aspetto che ben poco rivelava del piccolo fortino unito alla mura che rapidissima calava dall'ultimo contrafforte della Rocca, fu proprio quello che prendemmo in affitto dopo non poche trattazioni. La vivemmo vari anni, sopraffatti da difficili vicende.

      

    

Giannetto Malmerendi

"Mario Morigi e Malmerendi nella fabbrica di ceramiche" - 1933

olio su tela - 230x160 - Prop. Comune di Cesena


Il quadro, opera del maestro Giannetto Malmerendi, raffigura il pittore-scultore Mario Morigi mentre sta mostrando al Malmerendi un vaso prodotto nel laboratorio di ceramica all'interno del bastione denominato "Portaccia".

           

     

La parte centrale della nera casaccia, quella che si mostrava più anteriore e dava peso all'arcata del torrente, era la più ampia. Divisa da una bassa volta che prendeva il giro dal pavimento, e dimezzava a colpi di piccone, sottostava ad una copertura di travicelli da dove drappi di ragnatele, e l'acqua filtrava attraverso i tetti. Sul frammento di volta si scoprì con meraviglia un avanzo intatto di strada acciottolata che nessuno più ricordava e fu trovato un cumulo di corna bovine, tarlate e piene di terriccio. Ci fu detto che il locale, anticamente, era stato il macello pubblico, e che oltre alle corna avremmo rinvenuto la botola dove si scaricava il sangue e gli avanzi  delle bestie macellate, nella sottostante "Giula".

  

    

Mario Morigi

"Ponticello con Cesuola" - 1933

olio su tavola - 44,5x53,5 - coll. O.I.R.


Il pittore Mario Morigi ha raffigurato nel quadro ciò che vedeva dal bastione denominato "Portaccia" prima della copertura del Cesuola realizzata nel 1935/36.

Il ponticello sul Cesuola che all'inizio del secolo, prima che venissero demoliti i fabbricati adiacenti il bastione, collegava via Quattordici con via Mura S. Agostino, era il tramite per uscire dalla città attraverso porta "Santa Maria".

           

         

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